Inclusiva, libera, eterogenea è la moda che SET, dal 1975, offre al suo mercato. Fondato da Aldo Corvini, una figura centrale nella storia dell’Italia tessile, il brand nasce per emancipare la donna moderna di classe media attraverso l’accesso alle tendenze fashion. Erano proprio i book delle sfilate haute couture ad ispirare le tre collezioni annuali alla base della proposta commerciale, che presentata nei grandi magazzini non produceva rimanenze, segno della profonda comprensione del mercato che ancora oggi identifica il marchio.
Il tessuto di SET è intriso di evoluzioni, nuovi flussi internazionali e sviluppi tecnologici, tappe che hanno dato rilevanza all’artigianalità e creatività della proposta. Partendo dall’esplosione dell’importazione asiatica ed arrivando alla rivoluzione della stampa digitale, cambiamenti che hanno rafforzato e reso noto il nome della casa tessile.
Storicamente legato alla stampa tradizionale, il brand vive un’impennata commerciale dalla caduta dei limiti creativi posti dal disegno manuale e dalla campionatura su lucido, la vera libertà d’espressione artistica è gemella dell’ink jet. Da lì, mai più limiti a colori, forme, accostamenti, esuberanze, con l’identità del cliente finalmente al centro della proposta.
Entusiasta della diversità umana che la popola, SET dà spazio ad ogni spirito estetico, a sua volta concretizzato dal know-how tecnico diffuso e condiviso, frutto dell’anima realista dei designer. Il possesso di ogni tecnica di stampa permette di rendere materiale ogni creazione, mantenendo alto il messaggio di inclusività profuso delle collezioni, che oggi abbracciano tutto il genere umano.
Ultimo salto progressivo, il passaggio nel Gruppo Imprima, player europeo di stampa e garment, che ha permesso un allargamento della squadra, un nuovo bacino di opportunità finora inedite di crescita e sviluppo del marchio.
Quella di SET è una storia di metamorfosi, di coraggio di evolvere, che nei suoi mille colori ha sempre mantenuto lo spirito del fondatore, da un lato libero di conversare artisticamente, dall’altro indissolubilmente legato alla pragmaticità della realizzazione.
